Film storici

BG rive del fiume; gruppi di persone sedute intorno al fuoco; altri camminano; colline in BG. Gruppi CUs; famiglie sedute in cerchio; alcuni mangiano della zuppa da una pentola comune. Cibo; gruppi di tende e rifugiati. Donna CU con bambino piccolo all’ingresso di una tenda. Un uomo sta di fronte la telecamera; la tenda dietro di lui a rt., con una donna seduta fuori; la biancheria che pende da una delle funi della tenda; altre persone in BG; un cimitero in lontananza. Cimitero con croci di legno. DS dal tetto della carrozza del treno; una folla di rifugiati sulla banchina del treno. Non è sicuro se sia stata la Rivoluzione Russa o la guerra civile o la carestia a rendere queste persone degli sfollati.

Questo film è l’insieme di due film separati, i cui titoli sono stati tagliati, e poi messi insieme in un’unica pellicola. Questo processo di taglio era comune all’epoca perché aveva dei vantaggi in termini di gestione e trasporto (traduzione delle schede titolo, la modifica del film in un’altra lingua, le versioni ridotte, etc.). La prima parte del film tratta la “Carestia in Russia (Film sovietico)” (T F CR-H-00002-1). La seconda parte racchiude il film “Carestia: uno sguardo alla miseria della provincia di Saratov, Russia” diretto da G.H. Mewes per conto della fondazione Save the Children. I due film vennero girati il primo in estate, l’altro nell’inverno del 1921.

Le circostanze nelle quali questi film arrivarono all’ICRC sono a noi sconosciute. Tuttavia, il gran numero di copie di questi film negli archivi dell’ICRC sulla carestia in Russia suggeriscono che l’ICRC dovrebbe aver partecipato alla sua distribuzione, probabilmente mandandoli alle Croci Rosse Nazionali.

I due film che compongono questo montaggio sono il risultato di due differenti concezioni estetiche. Il film “Carestia: uno sguardo alla miseria della provincia di Saratov, Russia” fondamentalmente documenta la povertà dei bambini. Le immagini mostrano molti bambini malnutriti, vestiti di stracci, o addirittura già morti. Un’altra sequenza mostra luoghi e case abbandonate dai loro abitanti. Poi arriva la parte sulla preparazione del pane e la distribuzione del cibo ai bambini. Dopo seguono le scene dell’esodo degli abitanti, carrelli carichi spinti dai cammelli prima di iniziare il viaggio. L’ultima parte del film, la più drammatica, mostra il cimitero di Buzuluk, nel quale sono impilati corpi congelati.

Il Dott. Nansen, l’Alto Commissario della Società delle Nazioni per il Soccorso alla Carestia, compare nel film, insieme al Dott. Ferrar, membro della Commissione Tifo della Società delle Nazioni e il Sig. Copman, delegato quacchero.

(Descrizione basata sul report di Enrico Natale sui film dell’ICRC degli anni 20)

Carica questo video https://avarchives.icrc.org/Film/5449

Nel giugno 1921, fu creato il Comitato Panrusso per l’aiuto agli affamati, sotto il patrocinio di Maxim Gorky. Il comitato poté godere del supporto del governo Sovietico da giugno 1921 al 27 agosto 1921, quando fu sciolto, lo stesso giorno in cui fu firmato l’accordo Nansen-Tchitchérine e pochi giorni dopo la firma di un accordo con l’American Relief Administration.

Il film è stato sicuramente riportato dallo stesso Nansen dal suo viaggio nelle regioni del Volga colpite dalla carestia a novembre 1921; viaggio durante il quale hanno avuto luogo le riprese per il film di Mewes.

Il film è stato presentato durante la conferenza stampa del dottor Nansen, Alto commissario per l’Assistenza in Russia, il 17 febbraio 1922 al Trocadero a Parigi.

Le circostanze nelle quali questi film arrivarono all’ICRC sono sconosciute. Il gran numero di copie dei due film presenti negli archivi dell’ICRC sulla carestia in Russia, tuttavia, suggeriscono che l’ICRC deve aver partecipato alla loro distribuzione, probabilmente tramite il loro invio alle Società Nazionali della Croce Rossa.

Il film può essere diviso in tre parti:

  1. Cause della carestia: aridità della terra, campi danneggiati e raccolti scarsi. Condizioni di vita della popolazione: raccolta di fortuna, sofferenza fisica, esodo, campo di fortuna, pasti di fortuna.
  2. Arrivo degli aiuti: trasporto di sacchi di cibo tramite navi, pesatura, trasporto del cibo, distribuzione delle zuppe.
  3. Aiuti per i bambini: istituzioni che si occupano dei bambini, treni sanitari in cui i bambini vengono curati.

Rappresentanti del potere Sovietico appaiono ripetutamente nelle immagini; sono riconoscibili grazie al loro berretto. Le immagini sono meno drammatiche rispetto a quelle del film di Mewes, non ci sono immagini di cadaveri.

In occasione della decima Conferenza Internazionale della Croce Rossa che ebbe luogo a Ginevra dal 30 marzo al 7 aprile 1921, l’ICRC produsse 4 film che aveva commissionato dalle sue delegazioni a Narva e Stettin, Varsavia, Budapest e Costantinopoli. Tramite essi prova a riaffermare il suo ruolo nel periodo post-bellico. Il cinematografo, uno strumento di comunicazione – che poi chiameremo propaganda – il cui potere d’impatto è già riconosciuto, diventa uno strumento. Questi film che arrivano dagli esordi del cinema umanitario si occupano dei problemi lasciati irrisolti dalla Prima Guerra Mondiale: rimpatrio dei prigionieri di guerra, lotta contro le epidemie, aiuti per i bambini e aiuti per i rifugiati. Dunque nacque la cinematografia della Conferenza Internazionale della Croce Rossa presentata in questo doppio DVD.

Il Source Film DVD presenta alcune delle pellicole in nitrato degli anni ’20, in quanto furono depositate dall’ICRC alla Cineteca Svizzera nel 1963. Furono recuperati tra il 1995 e il 2001 da Hermann Wetter e Jean-Blaise Junod, con il supporto di Memoriav, l’Associazione per la salvaguardia della Memoria Audiovisiva Svizzera.

Il Restituted Films DVD presenta il tentativo di Jean-Blaise Junod di restaurare i primi film dell’ICRC dai film originali. È basato su una estesa ricerca storica di Enrico Natale e Lukas Straumann. Ogni restauro è accompagnato da brevi documentari che si collocano nel suo contesto.

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha il mandato di organizzare i rimpatri in collaborazione con l’Alto Commissariato del Dr. Nansen per il rimpatrio dei prigionieri. L’ICRC sta costruendo un ponte sul Mar Baltico tra la Russia e le autorità centrali tramite Stettin (Germania) e Narva (Estonia).

252,000 prigionieri russi e 155,000 prigionieri “centrali” sono stati dunque rimpatriati tra il 10 maggio 1920 e il 12 luglio 1922.

Il film mostra l’arrivo a Stettin di un transatlantico che trasporta prigionieri, così come la partenza di un altro transatlantico che rimpatria prigionieri russi, alcuni dei quali portavano lo stemma sovietico.

(Descrizione basato sul resoconto di Enrico Natale sul film dell’ICRC degli anni ’20.)

See: https://avarchives.icrc.org/Film/5437

Dopo la dissoluzione della Commissione Inter-alleata per i rifugiati russi a febbraio 1920, centinaia di migliaia di prigionieri sono stati trattenuti in Germania e Russia. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha il mandato di organizzare i rimpatri in collaborazione con l’Alto Commissariato del Dr. Nansen per il rimpatrio dei prigionieri. L’ICRC  sta costruendo un ponte sul Mar Baltico tra la Russia e le autorità centrali tramite Stettin (Germania) e Narva (Estonia). 252,000 prigionieri russi e 155,000 prigionieri “centrali” sono stati dunque rimpatriati tra il 10 maggio 1920 e il 12 luglio 1922. I governi coinvolti rimborsano l’ICRC per il costo delle operazioni di rimpatrio a seconda del numero dei loro connazionali rimpatriati.

Le immagini di Narva furono girate da una troupe svedese indipendente a settembre 1920, poi furono comprate da Georges Dessonaz, delegato dell’ICRC a Narva a gennaio 1921. Mostrano l’arrivo dei prigionieri russi, il trasporto su vagoni dei prigionieri “centrali” di fronte all’imbarco per Stettin, la città di Narva e la sua Fortezza, che ospita un campo di transito dell’ICRC.

Le immagini di Stettin furono commissionate dal quartier generale il 1 marzo 1921 per la decima Conferenza. La maggior parte sono girate tra il 12 e il 19 marzo 1921 sulle banchine e mostrano l’andirivieni del trasporto di prigionieri.

Il film mostra l’arrivo a Stettin di un transatlantico che trasporta prigionieri, così come la partenza di un altro transatlantico che rimpatria prigionieri russi, alcuni dei quali portavano lo stemma sovietico.

(Descrizione basata sul resoconto di Enrico Natale sul film dell’ICRC degli anni ’20.)

See: https://avarchives.icrc.org/Film/5458