Il progetto vuole ricordare ai cittadini europei il lavoro di Fridtjof Nansen come esempio di Europeismo e di lavoro intenso per una società migliore, basandosi su 3 pilastri principali:
1- Il rimpatrio dei prigionieri di guerra negli anni 1919-1922 come un periodo di lotte ardue per la coesistenza pacifica nell’Europa dell’Est, quando la guerra civile sovietica influenzava l’intera area. I prigionieri di guerra dimenticati durante la Seconda Guerra Mondiale vennero rimpatriati grazie a uno sforzo comune guidato da Nansen, con il risultato di una ricollocazione di 427,886 prigionieri in circa 30 paesi diversi.
2- Il secondo pilastro del progetto si basa sul coinvolgimento di Nansen nella Lega delle Nazioni come Alto Commissario per i Rifugiati; il suo maggior successo è stato la riallocazione di circa 2 milioni di rifugiati russi sfollati a seguito degli sconvolgimenti della Rivoluzione russa.
3-Il terzo pilastro, il collegamento degli aiuti umanitari con la carestia in Russia, organizzati principalmente da Nansen, ha influenzato milioni di vite, nonostante le autorità sovietiche abbiano limitato il suo impatto. La grande carestia del 1921 in Russia diede origine a un vasto esodo verso l’Europa e l’America. Mentre l’Unione Sovietica rimase diplomaticamente isolata fino al 1924, le organizzazioni umanitarie non governative giocarono un ruolo significativo nello stabilire contatti su entrambi i lati del cordone sanitario. Il Comitato di Assistenza Internazionale per la Russia e la “Nansen Mission” sembrano essere stati i più lungimiranti nelle trattative con i Bolscevichi durante le campagne internazionali di sostegno alla Russia guidate dai Bolscevichi durante i primi anni Venti.
Il progetto ha l’obiettivo di rafforzare l’impegno contemporaneo dei cittadini europei alla preservazione dei principi difesi da Nansen, come approccio condiviso per problemi condivisi, al supporto ai rifugiati e agli aiuti umanitari, nutrendo nel contempo il dialogo transnazionale dei cittadini europei sulle azioni di Nansen e le sue conseguenze. Il progetto aumenta la consapevolezza dei cittadini europei in merito alle analogie nell’attuale Unione Europea, la solidarietà è necessaria per creare una società più coesa e giusta. Pertanto, esso contribuisce al rafforzamento dell’identità europea. Inoltre, il progetto nutre una resilienza contro le narrative populiste contemporanee basate sulla promessa di un ritorno a un presunto “passato migliore”. Esso mostra chiari esempi di come gli Europei siano stati in grado di risolvere problemi condivisi con posizioni comuni guidate da Nansen. Questi, in molti casi, sono ancora delle priorità per i cittadini europei, come i flussi di popolazioni, i rifugiati e gli aiuti umanitari.